1. una rete decentrata e aperta basata su un ecosistema sano di operatori, che, grazie a basse barriere d’ingresso, permetterà l’emersione delle idee evolutive migliori e dunque maggiori benefici per gli utenti finali (video);
2. un futuro in cui gli operatori, incapaci di perseguire un obiettivo comune e guidati da interessi particolari, cercaranno di ottimizzare le proprie posizioni di controllo in specifici settori. Pur se in uno scenario frammentato si continuerà a beneficiare di standard tecnologici condivisi (video);
3. tante intranet locali gestite da pochi grandi player, che proveranno a soffocare i conflitti attraverso la negoziazione e non la competizione. In questo contesto i governi proveranno a regolamentare il più possibile la propria rete nazionale e i contenuti resteranno per lo più protetti da leggi sul copyright. Le alte barriere all’entrata renderanno l’innovazione lenta (video);
4. Una rete globale ma fatta di pochi player che impongono il proprio modello di fruizione dell’innovazione. I contenuti saranno sparsi all’interno di ogni network per cui l’utente sarà costretto a sottoscrivere più abbonamenti o ad usare più device e applicazioni per potere accedere ai molteplici servizi (video).
Quale secondo voi lo scenario più probabile?