Qualche giorno fa La Stampa mi ha chiesto un’opinione sul caso “This is not a sushi bar”, un ristorante che ha scelto di regalare pietanze a seconda del numero dei follower del cliente (e in seguito alla pubblicazione di un post promozionale).
Una strategia valida nel breve periodo soprattutto per catturare l’attenzione dei media e un modo ingegnoso per sfruttare la visibilità degli influencer, scavalcando le norme in tema di trasparenza.
Ma l’influencer marketing moderno è altro: si fonda su trasparenza, qualità e misurabilità dell’efficacia (la conta dei follower è una metrica inutile).