Come funziona Instagram: l’algoritmo che valuta post, storie e reel

Adam Mosseri, responsabile di Instagram, ha svelato i principi generali che regolano il funzionamento del suo sistema algoritmico di visibilità (fatto di algoritmi, classificatori e processi). Già nel 2018 qualche informazione era sfuggita, ma stavolta l’azienda ha deciso di entrare nel dettaglio del posizionamento dei post nei suoi diversi “prodotti”.

Il processo algoritmico

Il primo elemento di novità che è stato chiarito è che esistono logiche algoritmiche diverse per i post e le storie, i reel e la sezione esplora. Ma il processo seguito è sempre lo stesso:

  • Inventory: ogni volta che accediamo alla piattaforma, il sistema recupera e considera tutti i contenuti pubblicati recentemente dagli account che seguiamo;
  • Signals: tutti i contenuti vengono valutati sulla base di criteri variabili nel tempo, detti segnali. Di seguito vedremo quelli selezionati per post, storie, reels e per la sezione esplora;
  • Predictions: sulla base dei segnali l’algoritmo opera una previsione personalizzata per ognuno degli utenti connessi ossia prova a dare risposta alla domanda: quanto è probabile che piaccia al destinatario ognuno dei contenuti analizzati. In altri termini stimolerà la lettura, i click, le reazioni, i commenti, i salvataggi, i “tap” sulla foto profilo?
  • Score: A ciascun contenuto dell’inventory viene assegnato un punteggio e, in base ad esso, vengono ordinati e mostrati al destinatario del processo algoritmico.
il processo che segue l'algoritmo di instagram

Come vengono classificati i post e le storie

Secondo quali criteri l’algoritmo di Instagram decide l’ordine dei post e delle storie condivisi dagli account che seguiamo? I segnali che vengono presi in esame, in ordine di importanza, sono:

  • Informazioni sul post: qual è il suo contenuto, quando e dove è stato creato, ma soprattutto quanto è popolare.
  • Informazioni sull’autore: quanto è interessante la persona che ha pubblicato il contenuto? Ciò si scopre calcolando quante volte le persone hanno interagito con l’autore nelle ultime settimane.
  • Informazioni sull’attività del destinatario: a quali contenuti è interessato il singolo destinatario del contenuto (inferiti sulla base delle sue azioni sulla piattaforma).
  • Informazioni sulle interazioni del destinatario: la storia delle interazioni del destinatario viene analizzata per capire cosa ama e cosa commenta (i commenti sono un segnale d’interesse molto importante e dunque per un creator è fondamentale la capacità di stimolarli).

A questo punto entra in gioco il sistema di previsioni che valuta, per ogni contenuto, la probabilità che il destinatario interagisca con esso. Lo fa dando un peso ad ogni segnale (uno degli elementi più segreti e più variabili del sistema algoritmico).

Come vengono classificati i Reels

Quando si tratta dei video brevi, Instagram cerca di individuare quelli che generano più intrattenimento. I segnali che vengono presi in esame per decidere quali reel saranno mostrati, in ordine di importanza sono:

  • Informazioni sull’attività del destinatario: a quali contenuti è interessato (inferiti sulla base delle sue azioni sulla piattaforma)
  • Informazioni sulle interazioni del destinatario: se in passato c’è stata interazioni con gli autori dei reel
  • Informazioni sul reel: qual è il suo contenuto, quando e da dove è stato postato, oltre al suo livello di popolarità
  • Informazioni sull’autore: quanto è interessante e popolare la persona che ha pubblicato il contenuto (ad es. quante volte le persone hanno interagito con lei/lui nelle ultime settimane).

Come funziona la sezione Esplora

Esplora è la sezione che viene personalizzata per ogni utente con l’obiettivo di fargli scoprire nuovi contenuti. I segnali che vengono presi in esame per decidere quali foto e video verranno mostrati nella griglia, in ordine di importanza sono:

  • Informazioni sul contenuto: la cosa più importante che viene valutata è la velocità con cui un post viene apprezzato dagli altri
  • Informazioni sulle interazioni del destinatario: se in passato c’è stata interazioni con gli autori dei post contenuti nell’inventory
  • Informazioni sull’attività del destinatario: a quali contenuti è interessato (quali ha già apprezzato, salvato o commentato in passato)
  • Informazioni sull’autore: quanto è interessante e popolare la persona che ha pubblicato il contenuto.

Da quello che si può intuire il sistema algoritmico di Instagram, a differenza di quello di TikTok, tende a dare maggior visibilità ai contenuti che riescono, in poco tempo, a raccogliere un vasto consenso. Quindi i già famosi avranno ancora più possibilità di diventarlo. Un sistema è tende ad aumentare le diseguaglianze social.
Ma il singolo può influenzare ciò che gli viene proposto in tre modi:

  • Scegliendo gli amici più stretti. Una funzione progettata per le storie, ma che incide anche sulla priorità che l’algoritmo dà ai post che appaiono nel feed;
  • Silenziando gli account ai quali non si è interessati, senza smettere di seguirli
  • Segnalando i post con la selezione “non mi interessa”
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