Vincos – il blog di Vincenzo Cosenza

Le app di intelligenza artificiale più usate al mondo

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A16z, azienda di venture capital statunitense, ha pubblicato una fotografia dell’adozione delle applicazioni di intelligenza artificiale generativa. È un’approssimazione dell’utilizzo basata sui dati di Similarweb e Sensor Tower che analizzano i volumi di traffico ai siti o il download delle app su smartphone.

Le app di IA più usate da web

La classifica delle app più usate dal web in termini di visitatori unici mensili è guidata, come immaginabile, da ChatGPT. Nella ricerca non viene detto quanti sono i visitatori mensili, ma qualcosa lo sappiamo grazie alle dichiarazioni della stessa OpenAI: pare sia usato da più 200 milioni di utenti ogni settimana. Il doppio rispetto all’anno prima.

Al secondo posto troviamo Character.ai un’applicazione che permette di chattare (via testo o audio) con uno dei tanti bot disponibili e anche di crearne da zero. È pensata per l’intrattenimento e per un pubblico giovane, Infatti se andate sul sito troverete molti bot che sono soggetti di fumetti o di giochi, ma anche storici. Per esempio si può scegliere il bot di Socrate e Harry Potter e parlarci per ore. Evidentemente è una cosa che i ragazzi amano. È non a caso questa è un trend che anche Zuckerberg sta portando sui suoi social con Meta AI.

Un paio di motivi per non sottovalutare quest’app: è stata valutata 1 miliardo di dollari e Google ha da poco acquisito i diritti per un utilizzo dei suoi modelli di IA ed ha assunto i suoi cofondatori Noam Shazeer e Daniel De Freitas e alcuni suoi ingegneri. 

Chiude il podio Perplexity, il motore di ricerca potenziato da modelli di IA, che ha fatto molto discutere per le sue capacità e perché minaccia il monopolio di Google. L’azienda Perplexity AI, fondata da Aravind Srinivas ex stagista in Google, è arrivata ad avere una valutazione di ben 3 miliardi di dollari, grazie ai finanziamenti di NVIDIA, Jeff Bezos e Andrej Karpathy, ex fondatore di OpenAI. 

Al quarto posto troviamo Claude. È la creatura di Anthropic, azienda fondata dagli Dario e Daniela Amodei, che ha ricevuto importanti finanziamenti da Amazon e Google. Oggi vale 18 miliardi di dollari.

Al quinto posto c’è Suno, applicazione che permette di creare musica e canzoni a partire da una semplice descrizione testuale. Ne abbiamo parlato in un video dedicato. Evidentemente se si trova così in alto in classifica vuol dire che già molte persone la stanno usando per le proprie creazioni di lavoro e di svago.

Le app più usate da dispositivo mobile

L’altra classifica contenuta nel report di a16z è quella delle applicazioni più usate da dispositivo mobile per numero di utenti attivi mensili.

Anche qui al primo posto troviamo ChatGPT, segno che viene utilizzato molto anche in mobilità e sono sicuro che questo utilizzo aumenterà e forse diventerà il principale, nel momento in cui l’azienda rilascera “Advanced Voice Mode” ossia la modalità vocale avanzata che permetterà di chattare in maniera molto naturale con il chatbot.

In seconda posizione A16z ha messo Microsoft Edge, il browser di Microsoft che sì ha delle funzioni di IA perché integrato con Copilot, ma non è proprio un’app di IA.

Al terzo posto c’è PhotoMath, un’applicazione di Google forse poco nota in Italia ma utile per gli studenti. Permette di scattare una foto ad un’equazione matematica e il sistema la riconosce e la risolve, spiegando i passaggi effettuati.  

Al quarto posto troviamo NOVA un’app che non avevo mai sentito nominare che di fatto è un wrapper di ChatGPT cioè un chatbot che usa le funzioni di GPT-4. Strano che sia così in alto perché non ha funzioni innovative. Forse molti l’hanno scaricata pensando che fosse l’unico modo di usare ChatGPT.

Al quinto posto c’è Bing il motore di ricerca di Microsoft che è potenziato da Copilot, l’assistente che si appoggia ai modelli di OpenAI. 

I trend emergenti: creatività, chatbot e dating

Proviamo a sottolineare qualche trend che emerge da questa analisi.
Il primo è quello dell’emersione, rispetto ad una precedente rilevazione di inizio anno, dei tool per la creatività.
Il 52% dei prodotti più usati da desktop si focalizzano sulla generazione o sulla modifica di immagini, video musica, audio ecc.. E, dei 12 nuovi entrati, il 60% fa parte di questa tipologia di app creative.
Tra i nuovi entrati qui troviamo Luma AI e Viggle, che permette di modificare video in maniera creativa. C’è anche qualche tool che non abbiamo mai visto come SeaArt AI che permette di creare immagini, video in maniera semplificata, e Udio, competitor di Suno per la creazione di musica.

Se ci spostiamo sulla classifica mobile dei nuovi entranti il fenomeno dei tool creativi è molto più evidente. Le persone, soprattutto i giovani, amano creare al volo ovunque si trovino. Tra i tool troviamo Meitu, applicazione cinese che permette di ritoccare le proprie foto, di migliorare la qualità e di modificarle con un tocco artistico.
Molto apprezzato anche Hi Translate che è un traduttore di lingue, un po’ più giocoso rispetto a Google Translate che tutti conosciamo e Chatbot App che da una stessa interfaccia permette di interrogare diversi modelli di intelligenza artificiale.

Altro trend evidente dall’analisi è che la competizione tra gli assistenti basati su LLM si è fatta molto intensa. Abbiamo visto che ChatGPT è il chatbot più utilizzato sia da web che da mobile, ma Claude e Perplexity sono cresciuti molto di più in termini di visite. Claude da quando ha lanciato Claude 3.5 Sonnet, un modello che dà del filo da torcere a GPT-4o soprattutto nella sua capacità di visualizzare le applicazioni create con la funzione Artifacts.
Perplexity è cresciuto perché molti hanno iniziato ad usarlo proprio per fare quella cosa che non riesce bene agli altri bot ossia la ricerca di informazioni.

Un trend curioso che emergeè quello delle app che potremmo chiamare di “bellezza e di dating”: 

Per sapere il resto vi lascio alla visione del video in basso.

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