Ormai è chiaro che strumenti come gli assistenti IA e i software per la creatività possono aiutarci a rispondere velocemente alle nostre curiosità e ad affrontare complesse attività lavorative.
Il problema è che molto spesso ignoriamo quale sia il miglior modo per utilizzarli perché non si tratta di imparare a premere i tasti giusti come nei software tradizionali, ma di capire come rapportarsi ad essi.
È fondamentale acquisire una nuova forma mentis, un nuovo approccio che miri a scoprire come amplificare e potenziare le nostre capacità attraverso un’integrazione con quelle di queste intelligenze aliene.
Così ho provato a stilare un decalogo per guidare i neofiti nella costruzione di questo percorso di compenetrazione tra intelligenze diverse, ma complementari.
Esplora
Prima di pretendere il risultato perfetto, tratta l’IA come il tuo laboratorio creativo. Qui non esiste un manuale di istruzioni, solo opportunità di scoperta. Prova prompt inusuali, combina idee apparentemente incompatibili, esplora i limiti. Le migliori intuizioni nascono quando abbandoni le aspettative.
Dialoga
Non fermarti alla prima risposta ottenuta. L’IA migliora attraverso il dialogo: affina, approfondisci, cambia prospettiva. Lasciati trasportare dal flusso creativo che si innesca dalla collaborazione con la macchina. Ogni interazione è un passo verso il risultato ottimale.
Dirigi
Prompt scarni e non strutturati danno risultati generici e mediocri. Non impigrirti. Guida l’IA verso il risultato migliore. Sforzati di scrivere istruzioni chiare e complete. Non lasciare spazi di libertà perché l’IA li riempirà per te, magari con elementi banali. Riempi i vuoti con contesto, dettagli, stile.
Valuta
L’IA ragiona per probabilità, non per verità. Sa molte cose su tanti argomenti, ma non è un oracolo. Tratta ogni risposta come una bozza da sottoporre a giudizio. Valuta sempre l’attendibilità del risultato e le fonti citate. La responsabilità finale è tua.
Personalizza
L’IA sintetizza il déjà-vu e dove non trova, inventa. Sei tu a dover accendere la scintilla. Non usare solo prompt testuali. Aggiungi il materiale da te prodotto in passato. Ad esempio, un testo o un’immagine che incorporino il tuo stile unico.
Raffina
Usa l’output come materia grezza, poi aggiungi il tuo tocco unico, la tua esperienza e la tua creatività. Ci sono tante cose che le IA non sanno o non dicono. Spetta a te aggiungere ciò che è necessario chiarire, specificare, mettere in evidenza.
Correggi
Le IA non sono neutrali. Sono addestrate su enormi quantità di dati che riflettono i nostri pregiudizi. Chiediti sempre: questo output perpetua stereotipi? Esclude prospettive importanti?
Approfondisci
Generare contenuti è facile, usarli legalmente richiede qualche attenzione. Non sottovalutare i termini di servizio, le regole su copyright e privacy, le normative, soprattutto nei contesti aziendali.
Allinea
Il risultato che ti propone un’IA potrebbe non essere allineato ai tuoi principi valoriali. Chiedi esplicitamente modifiche per rispettare sostenibilità, inclusione, trasparenza, ecc.
Impara
I modelli, le funzioni, le applicazioni cambiano velocemente. Smettere d’imparare vuol dire perdere il vantaggio competitivo acquisito faticosamente. Non abbandonare la mentalità del principiante.
Il futuro appartiene a chi saprà collaborare con l’IA, non a chi la teme o la ignora. Questi suggerimenti non sono rigide regole, ma una bussola per navigare in un territorio sconosciuto, mutevole, eppure necessario da conoscere.
Inizia oggi a sperimentare. L’IA generativa non è qui per sostituirti, a meno che tu non glielo permetta con la tua pigrizia. La domanda non è se userai l’IA, ma quanto la userei per migliorare la tua vita.
PS grazie a Claude ho sviluppato un piccolo sito che contiene il manifesto.