Su Mediashift Robert K. Logan dell’Università di Toronto, già collaboratore di Marshall McLuhan, elenca le proprietà dei nuovi media, anticipando un suo prossimo libro “Understanding New Media: Extending Marshall McLuhan”. Il tentativo è quello di definire i nuovi media, continuando sul sentiero tracciato da McLuhan in “Understanding Media” (Gli strumenti del comunicare). Per ora bisogna accontentarsi di una semplice lista:
1. comunicazione bidirezionale
2. facilità di accesso e disseminazione dell’informazione
3. apprendimento continuo
4. allineamento e integrazione
5. comunità
Questi primi 5 vengono considerati da Logan come i “messaggi” (o caratteristiche) di Internet come medium. Sebbene uno o due di essi siano riscontrabili anche nei mass media, la specificità di Internet è che li comprende tutti.
Oltre ad Internet Logan fa rientrare nella categoria “new media” (forse un po’ troppo ampia) anche email, blogs, motori di ricerca, PDA, cellulari, lettori portatili, podcasting, social networks, YouTube, Flickr, realtà virtuale, RFID, ecc… cui attribuisce anche le seguenti proprietà:
6. portabilità e flessibilità temporale (time-shifting), che da all’utente libertà spazio temporale
7. convergenza di più media in oggetti unici
8. interoperabilità (parolone del quale tutti si riempiono la bocca che andrebbe spiegato bene, n.d.b. nota di blogger
9. aggregazione di contenuti
10. varietà e maggiore scelta di contenuti (La Coda Lunga)
11. riduzione del gap (o convergenza) tra consumatori e produttori di media
12. collettività sociale e cooperazione
13. cultura del remix
14. transizione dai prodotti ai servizi