Dopo aver tentato di modificare i termini di utilizzo di Facebook, suscitando una vera e propria sollevazione popolare, Zuckerberg ha dichiarato di voler rendere più trasparente la gestione del social network più grande del mondo.
Il primo atto di questo nuovo corso è l’apertura dei “seggi elettorali” dal 17 al 23 aprile per dare la possibilità agli utenti di scegliere se rispettare i vecchi Terms of Service o abbracciare la nuova Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità, che rifletterebbe i feedback ricevuti durante lo scorso mese.
Ma questa nuova Carta, secondo un gruppo di ricercatori di Cambridge, accoglie solo minimamente i commenti degli utenti e dunque sarebbe più che altro un “teatro della democrazia“.
L’idea di consultare gli utilizzatori/cittadini di un social network/nazione è sicuramente intrigante, ma non può non incappare nel dualismo, forse insanabile, tra i fini e dunque le pratiche di scelta di un’impresa privata e quelli di un organismo pubblico.
Nei prossimi giorni vedremo se sarà stata solo una mossa di relazioni pubbliche o se spingerà altre aziende a percepirsi come “partecipate” dal pubblico che servono e dunque a coinvolgerlo nelle scelte di governance.
Si vota qui, ma prima vi invito a leggere i documenti in italiano.