– Graph API e i protocolli Open Graph permetteranno agli sviluppatori di accedere al grafo sociale di FB (quello che descrive le connessioni tra persone e persone e tra queste e pagine, eventi, foto, ecc…) e descrivere gli oggetti che creano (siti e singoli elementi degli stessi).
Di fatto questo è un nuovo modo di organizzare/ordinare semanticamente la rete che pone Facebook in diretta competizione con Google, che ha imposto il suo modello basato sul pagerank.
– Social Plugins:
- Pulsante Like (test in basso) è una semplice riga di codice che può essere piazzata su qualsiasi contenuto web per permettere agli utenti di esprimere un apprezzamento senza loggarsi in FB.
- Activity Feed consente di vedere il News Feed, ossia le azioni delle persone connesse al sito
- Recommendations suggerisce agli utenti le cose che potrebbero interessargli sulla base di un algoritmo che interpreta gli interessi comuni degli utenti del sito che implementa il plugin e degli amici del visitatore.
- Pulsante di Login di Facebook è come Connect, ma mostra anche le foto di tutti i propri amici che si sono loggati sul sito che lo implementa.
- Social Bar è una toolbar che include il pulsante Like, mostra gli utenti che hanno gradito il sito, gli amici connessi a quel sito, la chat di FB.
– Search gli sviluppatori potranno effettuare ricerche su tutti gli aggiornamenti di stato pubblici di FB. Inoltre quando creeranno un sito per un brand potranno ottenere tutte le statistiche relative alle persone che hanno citato quel brand su Facebook.
– OAuth 2.0 sarà il nuovo modello di autenticazione di Facebook
Infine Zuckerberg ha annunciato Docs (beta) il nuovo servizio Microsoft che permette di creare e condividere documenti di Microsoft Office con i propri amici di Facebook e che mira a contrastare Google Docs.
La forza della creatura di Zuckerberg è ormai tale che questi strumenti potrebbero davvero ridisegnare il web a immagine di Facebook. Questo se da un lato potrebbe potenziare la nostra esperienza, per esempio grazie ai consigli della nostra rete di amici, dall’altro deve renderci più consapevoli che la mole di dati condivisi, e ben organizzati, diventa una ricchezza enorme nelle mani di Mr. Z e soci. Che ne pensate ?