Dopo “Here comes everybody” nel quale aveva descritto le trasformazione dei media e la nascita del consumatore/produttore, Clay Shirky nel nuovo “Cognitive Surplus” prova ad esortare il lettore ad un impiego sociale del proprio surplus cognitivo.
Per la prima volta oggi l’interconnessione tra le persone, attraverso internet e piattaforme specifiche, ci permette di trattare il tempo libero come una risorsa globale condivisa, che può essere usata per creare nuovi modelli di partecipazione e condivisione, per scopi comuni.
Chiaramente non ci vuole soltanto del tempo libero per spingerci verso un’azione sociale, spiega Shirky, ma quattro elementi fondamentali:
– Mezzi: ossia piattaforme tecnologiche abilitanti che rendono poco costoso e semplice agire collettivamente
– Motivazione: una molla che può essere intrinseca o estrinseca, e che spesso va anche stimolata con i giusti incentivi
– Opportunità: occasioni nuove, per esempio di condivisione che, nell’era pre-internet, erano impensabili
– Cultura: ossia un set condiviso di valori e pratiche in grado di regolare le attività di una comunità e le relazioni tra i membri
Anche se meno coinvolgente del primo, la lettura di quest’ultimo lavoro di Shirky, venato del suo solito ottimismo, risulta piacevole e stimolante. Terminato il libro, l’effetto immediato è iniziare a chiedersi: come sto usando il mio tempo libero?