A 10 mesi dal lancio americano e ad 8 da quello internazionale è tempo di fare il punto della situazione su Places, il servizio di geolocalizzazione di Facebook, che ha le potenzialità di massificare la pratica del checkin.
Stando alla classifica redatta da SocialBakers, e ricavata dalle informazioni ottenute utilizzando le API di Places, tale pratica sarebbe ancora relegata all’ambito degli early adopter. Ad esempio i 19 milioni di italiani iscritti al social network di Zuck farebbero soltanto 15.000 checkin giornalieri.
USA: circa 750.000 checkin al giorno
UK: circa 80–100.000 checkin al giorno
Germania: circa 40.000 checkin al giorno
Svezia: circa 30.000 checkin al giorno
Italia: circa 15.000 checkin al giorno
Dando un’occhiata ai posti che più ispirano l’utilizzo di Places non sorprende trovare gli aeroporti nazionali, la stazione di Milano (quella di Roma è presente ma il luogo è duplicato e dunque i checkin andrebbero aggregati) e luoghi di ritrovo come Piazza di Spagna o il Duomo.
Se invece guardiamo il gradimento delle pagine Facebook associate ai luoghi, in cui sono stati fatti almeno 100 checkin, sorprende non ritrovare i meravigliosi angoli della nostra penisola, ma le più famose discoteche italiane, che evidentemente fanno più attività di comunicazione online degli enti culturali e turistici territoriali.