Subscription è il nome della nuova funzione che Facebook sta iniziando ad aggiungere ai profili personali. Si tratta di un cambiamento di rilievo che va a ibridare il suo modello simmetrico con quello asimmetrico (quello Di Twitter per intenderci).
La novità già in testing limitato da tempo è frutto delle riflessioni di Paul Adams, entrato nella famiglia Zuckerberg non contento di come le sue idee fossero state implementate in Google+ (fin dall’origine una rete ibrida).
In pratica sarà possibile seguire gli aggiornamenti pubblici di una persona cliccando sul pulsante “subscribe” (tradotto “ricevi gli aggiornamenti”) in alto sul profilo, senza richiedere l’amicizia e dunque senza attendere l’accettazione della stessa.
Per iniziare a condividere i vostri status pubblici con i “non-amici” vi basterà abilitare la funzione dal tab “Subscription” (tradotto “Persone che ricevono gli aggiornamenti”) sotto la foto-profilo. Finora per fare questo bisognava creare una Pagina ad hoc.
Questa novità non toglie valore alle pagine che, grazie alla possibilità di poter essere amministrate da più utenti, di poter ospitare applicazioni e di mostrare le statistiche, rimangono lo strumento ideale per le aziende e per coloro che vogliono utilizzarle per parlare di un progetto specifico.
Facebook darà anche la possibilità di unire pagine esistenti con i profili, in modo da far diventare i fan di una pagina, sottoscrittori di un profilo.
Infine visitando un profilo sarà possibile filtrare il livello di informazioni che si vogliono ricevere da quella persona nel proprio News Feed: tutti gli aggiornamenti, una parte (quelli che normalmente si vedono oggi e determinati da un algoritmo segreto) o i piú importanti (nuovo lavoro o residenza). Si potrà decidere se si vogliono vedere i suoi status update, i giochi, le foto, i video, gli eventi che caratterizzano la sua vita (categoria invero poco chiara ma che potrebbe riguardare la modifica della situazione sentimentale, le tendenze politiche e religiose).
L’introduzione di questa nuova funzione e delle precedenti tese a dare un maggior controllo sugli elementi condivisi puntano a spingere gli utenti ad incrementare le pubblicazioni, soprattutto quelle pubbliche.
E se Facebook fosse prossimo ad annunciare un motore di ricerca davvero funzionante? Avremmo l’accesso ad una mole enorme di dati su gusti e opinioni degli utenti liberamente ricercabili e analizzabili, che, su scala inferiore, oggi offre solo Twitter.
[update] Nella prossima settimana verrà data agli utenti Facebook la possibilità di aggiornare con un unico status anche il proprio profilo Twitter