La sua peculiarità è quella di trasferire online, in maniera semplice e d’impatto, la vecchia pratica, soprattutto femminile, di ritagliare articoli e foto dai giornali per poi conservarli in album tematici. E infatti sono proprio le donne ad utilizzarlo maggiormente (alcuni studi parlano di un 70% di iscritte).
E così soprattutto le grandi aziende di moda, bellezza, cucina, arredamento, editoriali non hanno tardato a sperimentarlo anche nel nostro paese. Anche il piccolo artigiano che ha un negozio online può utilizzarlo come “vetrina infinita” per stimolare l’acquisto, Pinterest, infatti, offre la possibilità di associare un prezzo ad un prodotto.
Ma prima di riversare energie preziose nell’ennesimo social media è necessario valutarne la forza attuale.
Se complessivamente si parla di 12 milioni di visitatori, in Italia i volumi di traffico sono bassi, anche se in crescita negli ultimi mesi. Audiweb/Nielsen ha rilevato a dicembre 2011 53.000 utenti unici da desktop, a gennaio 101.000 e a febbraio 287.000, mentre Google AdPlanner ne stima a marzo 570.000. Per darvi un’idea tre volte inferiore a Tumblr.