Il Festival di Sanremo è sempre interessante da analizzare perché, essendo l’evento più commentato in rete, permette di capire come cambia il pubblico che frequenta i social media. Se lo scorso anno si era registrata una flessione nei messaggi rispetto all’edizione precedente, questa volta si può parlare di un incremento consistente di attività. Va sempre considerato che le analisi riescono a dar conto di tutto ciò che avviene su Twitter, perché pubblico, e solo di una parte di quanto accade su Facebook.
I commenti su Facebook e Twitter
Complessivamente dal 2014 al 2015 si è passati da 1,2 milioni di commenti su Facebook e Twitter a 2,8 milioni. Anche gli autori unici sono aumentati, ma in maniera meno eclatante, da 60.000 medi per puntata a 90.000. Dunque cresce di molto il numero di messaggi per autore.
Ma quanti hanno visto i tweet prodotti da questo pubblico attivo? In media, secondo i dati ufficiali di Twitter, la unique audience è stata di sole 342.600 unità.
Mentre in passato la serata più discussa è sempre stata la prima, questa volta è stata la finale a stimolare più attività. Parliamo di 550.000 messaggi complessivi provenienti da quasi 103.000 autori. Il picco si è avuto al momento della proclamazione del trio vincitore con più di 5,1K commenti al minuto (di cui 4,9K su Twitter), non proprio entusiastici.
Il sentiment
Complessivamente questa edizione ha avuto apprezzamenti sostanzialmente positivi. In particolare Carlo Conti ha raccolto il 57% di commenti positivi. Tra le sue co-conduttrici grandi elogi per la bellezza di Rocio e la spontaneità di Emma Marrone. Anche la simpatia di Arisa in generale è stata apprezzata, ma la cantante è stata spesso oggetto di commenti ironici.
Le interazioni
Quando si analizza la social tv è fondamentale non trascurare le interazioni, ossia anche tutto ciò che non è parola scritta. Oltre un 1,1 milione di interazioni, infatti, si sono svolte sulla sola pagina Facebook del Festival, che in cinque giorni ha guadagnato 218.000 nuovi liker.
Sanremo e il real time marketing
Gli eventi così popolari sono spesso anche terreno di sperimentazione per il marketing. In questo caso non ho notato attività di real time marketing particolarmente innovative (da segnalare i casi di Baci Perugina e Pupa).
A colpire la mia attenzione sono state le azioni su Facebook della pagina ufficiale del Festival e di Annalisa sul suo account Twitter. Nel primo caso tra un post canoro ed un altro, sono state pubblicati messaggi promozionali degli sponsor. Un’azione non in linea con le guideline della piattaforma, come dichiarato dal country manager italiano.
Nel secondo caso la cantante ha twittato vari selfie citando alcune marche. Un comportamento che non so quanto sia consentito, ma che negli USA hanno regolamentato da tempo. Sarà interessante vedere se questo tipo di attività borderline si diffonderanno.