OpenAI ha rilasciato il suo browser “ChatGPT Atlas”. Si tratta di un navigatore potenziato dai suoi modelli di intelligenza artificiale, non dissimile da quelli che già esistono sul mercato e che avevo testato (Perplexity Comet, DIA e Microsoft Edge).
Il punto di forza di Atlas è la sua profonda integrazione con ChatGPT, applicazione usata da 800 milioni di persone ogni settimana. Questo vuol dire che, dall’homepage minimalista, si possono fare ricerche potenziate dall’IA e anche attivare immediatamente chat e funzioni dal nostro account di ChatGPT.
Come gli altri browser IA, anche qui si può aprire una chat laterale e chiedere informazioni sui contenuti di una pagina aperta. Ad esempio, si può chiedere un riassunto di un video o la creazione di un post a partire dallo stesso. Non è possibile invece fare confronti tra i contenuti presenti su più pagine aperte (cosa fattibile negli altri browser IA).
Potenzialmente utile la capacità di ricordare le tue attività e le tue preferenze di navigazione, rendendo l’esperienza più personalizzata nel tempo.
La funzione più promettente è la “Modalità Agente” (sviluppo della funzione Operator di qualche mese fa). La si può attivare dal menu degli strumenti e chiedere ad Atlas di individuare i migliori ristoranti di un posto o comparare prodotti su Amazon e poi aggiungere il più conveniente al carrello. Il brower diventa, di fatto, autonomo nella navigazione delle pagine, cliccando e scrollando come un umano.
Siamo ancora lontani dalla perfezione o dalla concreta utilità, ma la direzione è questa. Ora attendiamo la mossa di Google con il suo Chrome.
