Twitter sta vivendo il suo momento di massima visibilità, soprattutto negli Stati Uniti, dove è oggetto di attenzione da parte dello star systemo e dove i suoi creatori si fanno fotografare alle feste mondane. Addirittura il TIME gli fa omaggio della copertina, cercando di spiegarci come Twitter cambierà il nostro modo di vivere.
A me viene il dubbio che siamo di fronte ad caso di progeria, ad un Benjamin Button mantenuto in vita artificialmente dai media, soprattutto a guardare alcuni recenti dati:
– il 10% di chi lo utilizza produce il 90% dei messaggi, mentre generalmente nei social network il 10% produce solo il 30% dei contenuti; ciò rende Twitter piu’ simile a Wikipedia (dove il 15% degli autori produce il 90% delle voci) che a qualsiasi altro social network (studio Harvard Business Review)
– il 60% degli utenti che iniziano ad usarlo lo abbandonano dopo 1 mese (stime Nielsen)
– il 51% degli utenti non usa Twitter neanche una volta al mese (All Things D)