La bulimia di condivisione odierna rende i motori di ricerca all’interno dei social network sempre più importanti per due ordini di ragioni:
– filtrare il segnale dal rumore, evidenziando le novità della giornata (i post più condivisi e i temi più caldi)
– far emergere, anche a distanza di tempo, le discussioni su specifici argomenti
La tabella che ho costruito mostra lo stato delle possibilità offerte dai motori interni di alcuni social network ed è utile a sottolineare:
– il focus di Google+ che oggi ha introdotto i trends e la ricerca granulare all’interno di tutto il network, di specifiche cerchie, dei propri post
– l’arretratezza di Facebook nonostante l’età e l’acquisizione di Friendfeed che è stato il primo servizio ad avere un motore di ricerca molto potente
– la peculiarità di LinkedIn che evidenzia, a seguito di una ricerca per argomento, i link in tema più condivisi
– i limiti della ricerca in Twitter