Dall’Internet testuale siamo passati a quella delle immagini, soprattutto in movimento. Un effetto dell’aumento della capacità di banda, ma anche delle vecchie abitudini televisive. In Italia sono oltre 25 milioni le persone che guardano video online tramite i propri desktop, secondo uno studio di comScore relativo al mese di maggio. Sarebbe interessante capire l’impatto dei dispositivi mobili sulle abitudini di visione, visto che il 17% dei “navigatori” italiani userebbe solo dispositivi mobili, ma per ora accontentiamoci di alcune statistiche:
– Sono 16 le ore che una persona, in media, trascorre a guardare contenuti video
– La destinazione principale è la galassia dei siti di Google, soprattutto grazie al dominio di YouTube, che ha attratto circa 20 milioni di utenti con una media di 3 ore per utente.
Facebook, che continua a crescere in tutto il mondo e ha l’aspirazione di insidiare il gigante di Mountain View, si piazza al secondo posto con 16,6 milioni di utenti.
– Le persone tra i 45 e i 54 anni sono le più coinvolte, con una media di 261 video visti e 20 ore per spettatore. Per numero di video visti seguono i 25-34enni con 250 video e 16,6 ore, mentre per tempo speso seguono i 18-24enni con 17,2 ore e 233 video
– Gli uomini assistono ad una media di 263 video per 19 ore al mese, mentre le donne ne vedono 192 per 13 ore al mese
– Su YouTube i canali più visti sono quelli che ospitano video musicali. Su tutti VEVO che attrae 8 milioni di italiani, seguito da Warner Music con 6 milioni di spettatori.
Questi dati mostrano in maniera inequivocabile che oggi le aziende non possono considerare solo YouTube nella propria strategia di content marketing, ma devono quantomeno prendere in considerazione Facebook, che offre un ambiente più adatto alla diffusione virale dei contenuti.