Il CENSIS ha pubblicato il 14° Rapporto sulla comunicazione che può essere utile per avere un quadro delle abitudini di consumo mediale degli italiani e capirne le evoluzioni (qui l’analisi del precedente rapporto).
Il medium con la maggiore penetrazione rimane la TV. Quella tradizionale raggiunge il 92% degli italiani, in calo del 3,3% rispetto all’anno precedente. La TV satellitare è stabile al 43,5%. Crescono gli spettatori via web tv e smart tv (26.8%) e raddoppiano quelli che guardano la televisione in mobilità (22,1%).
Tendenza simile per la radio. L’utenza di quella tradizionale scende al 59%, con una perdita di 4 punti che viene recuperata dalla crescita dell’ascolto via pc (18.6%).
In continuo declino la lettura dei giornali, che coinvolge il 36% degli italiani, e quella dei libri (il 40% dichiara di averne letto almeno uno in un anno). Gli e-book sono scelti da circa il 10% della popolazione.
Internet raggiunge potenzialmente il 75% degli italiani (+1,5%), ma poi circa metà della popolazione naviga abitualmente. La rete viene usata per le più svariate operazioni: cercare luoghi (54%), trovare informazioni (53%), svolgere operazioni bancarie (40%), ascoltare musica (39%), fare acquisti (38%), guardare film (24%).
L’app di messaggistica più usata è WhatsApp che conquista 5 punti in un anno (al 66%), ma ne perde 3 tra i giovani di età compresa tra i 14 e i 29 anni (all’86%).
Facebook continua a primeggiare tra i social network con una reach del 56%, anche se calerebbe di 9 punti nella fascia più bassa.
YouTube invece cresce sia a livello complessivo. raggiungendo il 50% della popolazione, che tra i giovani, al 76% (+2%).
Google+ risulta stabile in generale, ma perde i più giovani (-7%). Twitter sale al 13,6% (+2,4%) mentre LinkedIn si attesta all’8,7% (+3%).
Nella fascia 14-29anni è Instagram che fa il balzo più ampio, guadagnando ben 12 punti percentuali, seguito a ruota da Snapchat che ne aggiunge 9.
Sul versante e-commerce gli utenti di Amazon crescono di circa 3 punti, mentre eBay perde 2 punti in generale e oltre 10 punti tra i giovani.
Queste le percentuali CENSIS raccolte attraverso il metodo delle interviste. Se volete conoscere l’ampiezza dell’utenza dei vari social media in Italia, sintesi di diverse fonti in mio possesso, vi consiglio di tenere d’occhio la pagina dell’Osservatorio Social Media.