Vincos – il blog di Vincenzo Cosenza

Come funziona Adobe Firefly

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Da oltre un mese sono entrato nella beta di Adobe Firefly, il nuovo tool di Adobe che usa l’intelligenza artificiale per aiutare il lavoro dei creativi. La sua peculiarità è che non è addestrato su immagini raccolte sul web, ma sulla banca immagini di Adobe Stock, quindi un set specifico di foto che hanno una loro riconoscibilità e uno stile ben definito. E questo è sia un vantaggio che un limite.  

Al momento sono disponibili due funzioni: Text to Image e Text Effects, ma tante altre sono state già annunciate. La prima è quella tipica dei software di GenAI ossia la capacità di interpretare un testo e derivarne un’immagine. La seconda è molto originale perché permette di creare velocemente un testo abbellitto con diversi effetti. Altri software pensati per le immagini, invece, fanno fatica a generare testi precisi seguendo le indicazioni di un prompt.

Quello che vedrete nel video è il primo tassello della strategia di Adobe, un’azienda leader per gli strumenti di creatività che non intende farsi sorpassare dalle nuove start-up come Midjourney. Ci riuscirà? Lo capiremo nei prossimi mesi.
L’altra domanda è se Firefly rimarrà un prodotto stand alone gratuito o se non verrà smembrato per potenziare soltanto i software di Adobe già in commercio come Photoshop, Illustrator, Lightrooms.

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