Dopo il black out di quasi 2 giorni che ha coivolto 220 milioni di utenti, va in tilt anche la comunicazione in casa Skype. Si inizia il 18 quando il fantomatico Villu Arak dal blog ufficiale “ci tranquillizza” avvertendoci che la spiegazione arriverà solo dopo il week end (il capo delle PR era in ferie ?); oggi lo stesso Arak prima pubblica un post alle 5:35 AM GTM con questa spiegazione:
Poi alle 11:45 AM GTM si decide di accusare esplicitamente gli utenti di Windows (ho evidenziato le parti modificate):
On Thursday, 16th August 2007, the Skype peer-to-peer network became unstable and suffered a critical disruption. The disruption was triggered by a massive restart of our users’ computers across the globe within a very short timeframe as they re-booted after receiving a routine set of patches through Windows Update.The high number of restarts affected Skype’s network resources. This caused a flood of log-in requests, which, combined with the lack of peer-to-peer network resources, prompted a chain reaction that had a critical impact.
Prendere per buona la spiegazione di un sistema messo in ginocchio dagli aggiornamenti degli utenti, ci dovrebbe quantomeno far considerare delle alternative a Skype. Ma vedere un azienda che scarica, almeno parzialmente, la colpa di un disservizio sui suoi utenti, è sconfortante.
E in questa gestione quantomeno approssimativa della crisi che fine ha fatto il top management di Skype o di eBay ?
Update: quelli del blog italiano ancora non si sono accorti della modifica
Update 2: Villu ha “sentito il bisogno” di chiarire che Microsoft non c’entra nulla col problema avuto e che, anzi, ha fornito il massimo supporto. Ennesima riprova del cattivo lavoro di PR svolto.