Giovedì 16 con un pezzo su Nòva ho provato a riassumere l’evoluzione del panorama dei social network negli scorsi due anni.
Dopo una marcia rapida ora la strada che puà portare Facebook al raggiungimento dell’obiettivo dichiarato di 1 miliardo di iscritti è tutta in salita. Sarà dura convincere i russi ad abbandonare V Kontakte, che offre anche la possibilità di scambio di file audio e video protetti da copyright, o i giapponesi che preferiscono usare reti sociali pensate per essere fruite soprattutto in mobilità e che fanno leva sull’uso di avatar e casual games (su tutti Mixi e Gree).
Ma l’ostacolo maggiore è la Cina che con il suo protezionismo è penetrabile soltanto grazie ad accordi col regime che potrebbero danneggiare l’immagine di Facebook nel mondo (proprio ieri Zuckerberg è stato a colloquio con i manager di Baidu, il motore di ricerca più utilizzato dai cinesi, rivale di Google).