Vincos – il blog di Vincenzo Cosenza

La crisi Aruba: analisi della diffusione dell’informazione su Twitter

Quella di venerdì 29 aprile è stata una giornata campale per la rete italiana, interessata dal più grande black out di servizi web mai accaduto. La causa: un incendio alla sala degli UPS di Aruba, il maggiore hosting provider italiano.
La notizia inizia a circolare su Twitter grazie agli utenti (il primo è @cmenzani alle 5.48) e poi viene ufficializzata alle 7.14 dalla stessa azienda che decide di creare un account ufficiale, che in poche ore colleziona oltre 6.000 follower.

Aruba:Causa principio di incendio nella serverfarm principale si è attivato l’energit poweroff togliendo energia alla strutturaless than a minute ago via Twitter for BlackBerry® Favorite Retweet Reply

Visto che i media tradizionali ignorano la vicenda, Twitter diventa il luogo privilegiato dove attingere le notizie, magari inventando battute di spirito sul provider aretino per evitare di bestemmiare. In tal senso una delle parole più usate, come si evince dalla mia analisi, è “arrhosting”. Molto alto il numero dei retweet (RT) e l’uso della parola “ancora” visto che il disservizio si è protratto per molte ore.

Addirittura c’è chi, come La Feltrinelli, arriva, discutibilmente, a far leva sulla vicenda per promuove la vendita in dvd di un capolavoro della cinematografia nostrana.

“I Pompieri” di Neri Parenti, dedicato ad Aruba: Ci permettiamo di scherzare sull’Incendio che ha subito Aruba, … http://bit.ly/iSP3sbless than a minute ago via twitterfeed Favorite Retweet Reply

Constatata l’inefficacia degli strumenti gratuiti disponibili in rete, ho provato a fare un’analisi della diffusione dell’informazione, utilizzando le API di Twitter e i sistemi di monitoraggio di Digital PR. Nell’arco di un’intera giornata è emerso un totale di 9.101 messaggi riportanti l’hashtag #aruba, sostanzialmente negativi (trascurabile il numero di messaggi di solidarietà ai sistemisti).
Il maggior numero di cinguettii si è avuto tra le 9.30 e le 13.00, con due picchi tra le 9.30 e le 10.30 (1.550 tweet) e tra le 12 e le 13 (1.578 tweet). Il secondo è legato all’annuncio della “rianimazione” dei primi siti e alla conseguente frustrazione dei meno fortunati.
Nel pomeriggio l’attenzione rimane ancora alta, con medie di 300 messaggi all’ora, fino al ripristino completo dei server.

Probabilmente una delle “proteste” più imponenti della rete italiana che, si spera, sia di stimolo ad Aruba per migliorare il suo rapporto con i clienti, anche attraverso gli strumenti che internet offre.

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