OpenAI ha rilasciato ChatGPT Agent, che è il primo passo verso la trasformazione del chatbot conversazionale in un agente autonomo.
L’agente di ChatGPT combina le funzioni Deep Research (per ricerche approfondite) e Operator (la navigazione attraverso un browser remoto). Per attivarlo basta scorrere il menu Strumenti (icona “+”) e scegliere “Modalità Agente”. A questo punto non resta che scrivere un prompt che descriva in dettaglio l’attività che vogliamo far compiere all’agente.
Al momento l’agente è in grado di eseguirla usando il modello linguistico scelto come “cervello” e attivando autonomamente una serie di strumenti: un browser remoto per fare ricerche e navigare siti web, cliccando dove occorre, un terminale per scrivere ed eseguire codice, un foglio di calcolo e un generatore di presentazioni.
In alcuni casi l’agente potrebbe chiedere il nostro intervento quando non sa come andare avanti, per esempio quando si trova a dover compilare un modulo o ad inserire credenziali o informazioni che solo noi conosciamo. L’utente è sempre al comando perché è sempre possibile vedere cosa sta facendo e prendere il controllo.
Gli abbonati ChatGPT Plus possono usarlo l’agente per 40 volte al mese. Ma è davvero utile? In questo video tutorial l’ho messo alla prova su compiti di analisi di siti web, ricerche competitive, creazione di presentazioni, pianificazioni di viaggi e acquisti online. Mi sembra simile e leggermente migliore di Manus, ma ancora acerbo e poco autonomo. Vedremo come evolverà nei prossimi mesi.