Grazie a Sergio, Paolo e Beniamino ho avuto l’onore di aprire State of The Net 2012, l’unica conferenza italiana che ha accettato la sfida di raccontare in modo non superficiale la rete. Ho provato a tratteggiare lo stato della rete offrendo diversi punti di osservazione: da quelli più tradizionali (l’analisi dell’audience) a quelli più nuovi (l’analisi delle discussioni e delle emozioni espresse attraverso i social media).
Gli italiani che hanno avuto accesso alla rete almeno una volta in un mese sono stati 28 milioni (fonte Audiweb – aprile 2012) in crescita del 7,6% rispetto allo scorso anno. Nel giorno medio troviamo su internet 14 milioni di persone, che restano collegate circa 1 ora e 21 minuti. Più dell’anno scorso, anche se si è assistito ad una riduzione delle pagine viste per persona (147)
Curioso scoprire che ci sono molti italiani che usano Google per cercare Google (forse alcuni suoi servizi?). In generale il motore di ricerca è sempre più usato per raggiungere velocemente i luoghi di destinazione preferiti, Facebook in primis, Youtube, la propria casella di email, il meteo, i giochi. IMU è la parola più ricercata negli ultimi mesi (+5000%).
I grandi portali hanno perso il loro ruolo predominante e Facebook si è imposto come luogo d’incontro principale. I dati ufficiali parlano di 22 milioni di iscritti, di cui 14 che si collegano quotidianamente e 10 che lo fanno in mobilità.
A notevole distanza Twitter che ha avuto 3,6 milioni di visitatori ad aprile (+111% rispetto all’anno scorso), in calo di 155.000 unità rispetto al mese precedente.
Seguono Linkedin con 2,8 milioni, in leggera discesa, Google+ in crescita con circa 2,7 milioni di visitatori. Interessante la crescita di Tumblr, che supera il milione, mentre Pinterest, nonostante il clamore mediatico sfiora i 500 visitatori. Foursquare raggiunge quota 291.000 anche se il dato Audiweb/Nielsen non considera gli accessi da mobile.
Considerando le pagine Facebook scritte in italiano, emerge un amore dichiarato per i marchi del gusto e dello sport, mentre l'”amore praticato”, in termini di engagement, premia i media (vedi classifica).
Nel prossimo post un approfondimento dell’inedita analisi di 31,5 milioni di tweet degli italiani e la presentazione completa.