Twitter non è mai stato uno strumento adatto alle conversazioni lunghe. Ma una nuova scelta di design, appena implementata su web e applicazioni mobili, prova a porre rimedio a quello che mi è sempre sembrato un handicap.
Da oggi la visualizzazione degli scambi tra utenti è indicata da una linea verticale che le unisce. Per evitare che conversazioni lunghe rendano la timeline troppo affollata, l’utente vedrà immediatamente solo quelle che partono ad un proprio contatto con l’aggiunta di due reazioni successive. Poi soltanto cliccando su “X more replies” accederà alla discussione completa (come nell’immagine).
Inoltre quando si replica ad un tweet, la conversazione viene spinta in alto nella timeline.
Mi sembra una modifica utile, anche se avrei preferito una scelta di design che avesse fatto uso del “rientro” per rendere più chiare le conversazioni nidificate (tipo l’implementazione fatta da Facebook): cioè se dopo una serie di scambi, rispondo ad uno dei primi interlocutori, la mia risposta verrà visualizzata sempre in coda.
Per le aziende questa novità porrà dei problemi da non sottovalutare: se finora le critiche o le richiesta erano sostanzialmente nascoste ai più, ora emergeranno in tutta la loro forza nel flusso dei tweet.
Update: ho scoperto un piccolo bug cioè quando si cita più volte uno stesso account Twitter la considera una conversazione, con se stessi 🙂
Update 2: un’altra piccola incongruenza riguarda il caso in cui un tweet viene pubblicato, poi retwittato da alcuni e poi l’autore aggiunge un altro tweet. In questo caso appare la linea della conversazione, perché il retweet contiene una menzione. Ma logicamente non dovrebbe esserci perché non si tratta di uno scambio di opinioni.
Il problema nasce dalla struttura originaria di Twitter che non è stato pensato per la conversazione. Esiste sono il concetto di menzione ossia @account che, se messo all’inizio di un tweet rappresenta una risposta, se messo altrove indica una citazione libera.