L’app Douyin, che noi conosciamo come TikTok, ha appena superato i 400 milioni di utenti giornalieri in Cina, una crescita del 60% rispetto all’anno scorso (gli utenti mondiali mensili sarebbero 800 milioni). Lo rivela un report pubblicato da ByteDance, l’azienda che ha sviluppato l’applicazione, che mette in luce una serie di informazioni poco note sulle modalità di utilizzo.
Nei paesi occidentali TikTok viene usato soprattutto dalla generazione Z per video brevi di puro intrattenimento, balletti, lip-synch, sketch comici. In Cina, invece, lo scenario è diametralmente opposto.
Culture diverse possono determinare utilizzi diversi di uno stesso social medium
Innanzitutto c’è un uso molto più generalizzato a tutte le fasce della popolazione, probabilmente perché la Cina è “smartphone native” nel senso che l’uso di internet in mobilità è molto diffuso, anche tra i più anziani.
Nel 2019 su Douyin sono stati caricati oltre 3,6 milioni di video di genitori e figli, 1,76 milioni di clip per festeggiare nascite, 7 milioni di matrimoni.
Interessante la differenziazione d’uso tra le generazioni. I nati dopo il 2000 prediligono girare video incentrati su anime, fumetti e giochi (la triade detta ACG, Anime, Comics, Games), mentre i nati negli anni ’90 preferiscono paesaggi e contenuti lifestyle, infine i post anni ’60 scelgono di caricare balletti e guardare matrimoni.
Altro aspetto sorprendente è che sulla versione cinese di TikTok trovano molto spazio i contenuti educativi. Nel 2019 sono stati 15 milioni quelli caricati: tutorial sulla cucina, sulle lingue, sull’apprendimento scolastico (matematica, chimica, storia) e professionale (programmazione, photoshop, office), e altro (legge, salute, preparazione ai disastri, astrologia).
La capacità di ByteDance di adattare un’app a culture diverse è stata fenomenale e questo 2020 potrebbe essere un anno cruciale per il suo sviluppo, anche se non privo di difficoltà.
In Cina TikTok sta subendo la competizione di un rivale molto simile Kuaishou, che ha poco più di 200 milioni di utenti attivi giornalieri e che è finanziato dal colosso Tencent (WeChat, QQ). In occidente, invece, sta attirando l’attenzione degli enti regolatori rispetto a possibili problemi di sicurezza e di legami con il governo cinese.