A sei mesi dall’ultima fotografia e in chiusura dell’anno non potevo non condividere con voi lo stato dei social media nel nostro paese (che trovate sempre aggiornato nella pagina dell’Osservatorio Social Media).
Facebook è sempre il grande mall italiano con poco più di 23 milioni di utenti iscritti, 14 milioni attivi al giorno (10 ogni mese da mobile). Ad ottobre si è registrato un mutamento nella composizione della popolazione: per la prima volta gli utenti con età compresa tra i 36 e i 45 anni, hanno superato la fascia dei 19-24enni.
Al secondo posto i dati della unique audience di ottobre, rilevati da Audiweb-Nielsen, mostrano una novità di rilievo: Google+ ne avrebbe 3.508.000, mentre Twitter 3.367.000. Va detto che queste statistiche non considerano gli accessi da dispositivo mobile, scelta privilegiata per entrambi gli utenti delle due piattaforme. Ancor di più sorprende il trend che vede il primo guadagnare il 31% in sei mesi ed il secondo perdere l’8%.
Di qualche spanna sotto LinkedIn, che ha da poco raggiunto i 4 milioni di registrati italiani, con 3.289.000 visitatori mensili (+15%).
Perdono quota i siti dedicati agli incontri Badoo (-33%) e Netlog (-21%), mentre emerge un crescente interesse per Tumblr che ha 1.670.000 visitatori mensili (+60% da aprile e il 1260% rispetto ad ottobre scorso).
Ancora minuscoli Pinterest, 667.000 visitatori, e Foursquare con 259.000 visitatori (dato sicuramente sottostimato vista la sua maggiore utilità da mobile). Una curiosità: sono 190.000 coloro che consultano Storify, servizio per la raccolta di notizie da altre piattaforme.
Se si valutano i tempi di permanenza per persona si scopre la vera forza di Facebook, che riesce a trattenere mediamente l’utente per 7 ore e 50 minuti al mese. Seguono Badoo con 1 ora e 9 minuti e Netlog con 41 minuti. Evidente la debolezza di engagement di tutti gli altri: Twitter (17 minuti), Tumblr (14 minuti), LinkedIn (13 minuti), Pinterest (10 minuti), Google+ (3 minuti).
Cosa pensate succederà nel 2013? Continuerà l’ascesa di Google+ ai danni di Twitter?