Secondo l’ultima indagine Istat il 23,3% della popolazione di 14 anni e più non si informa mai di politica. Si tratta di quasi 4 milioni di uomini e di 7 milioni 847 mila donne. Il 60,7% delle persone di 14 anni e più si informa almeno una volta a settimana e il 35,9% ogni giorno.
Ma quelli che s’informano pare preferiscano la televisione, la carta stampata e la radio…ma la Rete ? Affogata in “Altro” o dimenticata dell’Istituto Nazionale di Statistica ?
Tutto ciò è allucinante…
Rete? What is “rete”?
Sigh 🙁
Mi sembrano dati veramente assurdi. Oppure io non vivo in un mondo che rispecchia il campione Istat.
LA COSA PIU’ GRAVE E’ CHE L’ISTAT NON FORNISCA ALCUNA INFORMAZIONE IN MERITO, DOPO QUALCHE TELEFONATA MI E’ STATO DETTO CHE I DATI SONO CORRETTI E CHE IN ITALIA NON CI SI INFORMA TRAMITE IL CANALE INTERNET. CHE DIRE…DEL RESTO E’ UNA INDAGINE DELLA GIA’ NOTA SABBADINI, NO COMMENT. PROVATE ANCHE VOI AI NUMERI INDICATI SUL LORO SITO. m.g.
@Mario dunque dicono di non aver sbagliato? Mah!
In qualche modo se ne parla anche qui
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/03/22/news/censimento_via_web-2814373/ anche se questo dato evidenzia che ALMENO il 9 per cento USA internet, ma la % è ben superiore
Questo è quello che succede quando non mettono la voce “INTERNET” nel questionario… per forza che nessuno la sceglie… NON C’E’!!!
Ma se guardiamo bene internet è perfettamente contenibile alla voce Quotidiani (online) e in tutte le voci da Amici in giù.
Si tratta quindi chiaramente di un palese falso statistico.
(che poi, mettono assieme come fonti sia i mezzi di comunicazione che le persone… bella ricerca, ottima metodologia! Ma per piacere…)
Scusate ma vedo qui che in Italia ci sono 14 milioni di utenti SOLO di FaceBooki, senza contare gli altri. Davvero non valeva la pena includere anche una voce Internet? E va bene così, senza parole.
Vorrei proporre un punto di vista, senza dare addosso a nessuno. La risposta “Internet”, se è stata data, sta nelle risposte aperte della modalità “altro”. Le risposte aperte della modalità “altro”, di norma, non vengono però codificate essendo residuali. Supponendo di codificare tutte le risposte aperte, gli italiani che si informerebbero di politica tramite Internet sarebbero minori o uguali al 3.5% per gli uomini e al 2.0% per le donne (cfr. https://www.vincos.it/wp-content/uploads/2010/03/Istat-italiani-politica-09.PNG). Da questo punto di vista i dati sarebbero corretti e l’Istat avrebbe pienamente ragione ad affermarlo, non ci sarebbe nessun falso statistico (come dice Martino).
Ciò nonostante i dati potrebbero essere comunque errati, e di parecchio. Avanzo una ipotesi di tipo sociologico e non statistico: i rispondenti alle indagini potrebbero essere ormai così abituati ad associare la politica alla televisione da aver scelto una risposta precostituita piuttosto che valutare la possibilità di rispondere “Internet” alla risposta aperta “altro”. In questo caso si dovrebbe certamente chiedere all’Istat di aggiornare i suoi questionari, sono infatti fermamente convinta che la percentuale ottenibile attraverso una risposta diretta sia molto più grande della percentuale ottenibile codificando le risposte aperte contenute in “altro”.
Insomma, mi pare uno dei classici casi nel quale le modalità di rilevazione hanno pesantemente condizionato i risultati dell’indagine.
> Insomma, mi pare uno dei classici casi nel quale le modalità di rilevazione
> hanno pesantemente condizionato i risultati dell’indagine.
Hai ragione, ho esagerato parlando di falso… il falso è fatto a posteriori, dopo la raccolta dei dati. Qua siamo di fronte ad una (pesante) manipolazione proprio in fase di formulazione.
Non sono assolutamente d’accordo comunque sulla questione dell’opzione “Altro”.
Internet ormai è ANCHE giornali (online) e rapporti con amici e conoscenti (social network).
Pertanto trovo del tutto assurdo accorpare fonti personali e mezzi di informazione in un unica tabella. Internet è un mezzo, non un messaggio. E poi mi fermo che c’è già McLuhan che mi si rivolta nella tomba 😀
Questo è il questionario utilizzato: http://www.istat.it/strumenti/rispondenti/indagini/famiglia_societa/vitaquotidiana/2009/ModISTATIMF_7B_09.pdf. La domanda incriminata è a p. 14.
Internet non è presente neanche nel questionario del 2010: http://www.istat.it/strumenti/rispondenti/indagini/famiglia_societa/vitaquotidiana/Mod_ISTAT_IMF7B_10.pdf
Credere all’ istat è come credere che gli asini volano e hanno le ali ^_^