Esattamente tre anni or sono avevo iniziato ad intravedere una particolare categoria di opinionisti del web definita da Valdemarin blogger senza blog. Oggi probabilmente i blogger senza blog sono piu numerosi dei blogger propriamente detti semplicemente perchè il blog non è piu l’unico strumento in grado di veicolare e far emergere un’opinione; accanto ad esso Twitter, Facebook, YouTube permettono a chiunque di esprimersi dinnanzi ad un’ampia platea e di costruire una forte credibilità in rete (si pensi ad alcune “vlog star” come Will Woosh e Alice Like Audrey).
La ricchezza dell’ecosistema mediale odierno favorisce la specializzazione (es. L’uso di Twitter per brevi segnalazioni e del blog per approfondimenti) e potrebbe portare ad una selezione naturale dei migliori blog di opinione, che favorirebbe l’emersione di nuovo valore informativo, ideale compendio all’informazione professionale.
Queste alcune delle riflessioni, sulle quali mi piacerebbe avere un vostro parere, alla base della chiacchierata che Luca Tremolada ha trasposto in un pezzo per Il Sole 24 Ore Lombardia.