Su La Repubblica di sabato scorso un mio parere sulle relazioni sentimentali al tempo dei social network. Il pezzo di Vera Schiavazzi, arricchito dalle opinioni della prof. Giovanna Cosenza e di Luca Conti, parte dai risultati di uno studio statunitense condotto tra 10.000 ragazzi e ragazze tra i 16 e i 25 anni. Il 21% dichiara di aver interrotto la propria relazione cambiando il proprio status su Facebook, il 79% aggiunge come “amico” chi si è conosciuto di persona e il 60% visita il profilo di questo nuovo “amico” almeno una volta al giorno.
Ne emerge un utilizzo consapevole di Facebook come ulteriore strumento per capire e valutare l’altro, oltre che per rappresentare se stessi, anche nelle strategie di avvicininamento ad una persona (attraverso l’uso di pratiche come il ”mi piace’, il tagging, ma anche la modifica della foto del profilo possono).
Ma Facebook oltre ad essere strumento è anche un luogo, con proprie dinamiche sociali e propri codici comportamentali condivisi, che i giovani dimostrano di conoscere e utilizzare a proprio vantaggio (il 72% afferma che comunicare via chat renda i rapporti più stretti).
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