Ask.fm, il servizio web lettone che ha dichiarato di avere 70 milioni di utenti registrati nel mondo e che in Italia ha 1,4 milioni di iscritti, è stato al centro di alcuni fatti di cronaca, che hanno svegliato l’interesse dei media.
Ask.fm è andato ad insidiare una nicchia di successo e poco presidiata, quella dei servizi di Q&A che Yahoo! Answers ha dimostrato di essere molto gradita dai teenagers. Facebook ha abbandonato la presa, Quora non è mai decollato e Ask.fm è entrato a gamba tesa facendo leva sulla dubbia tattica del consentire domande postate anonimamente. L’anonimato non è un fatto di per se negativo, ma in ambienti sociali non pensati per dare valore e arricchire la conoscenza, diventa un pretesto per il trolling.
Mi è stata chiesta un’opinione da L’Espresso e dal TG1. Quest’ultimo ha dato un taglio un po’ allarmistico, che avevo cercato di smorzare in una risposta non andata in onda.
Il servizio del TG1 è ancora più vergognoso del solito.
Io non collaborerei mai con simili lestofanti
Ecco il motivo per cui i blog, i siti online di informazione indipendente, il contenuto generato dagli utenti (con identità dichiarata e con fonti attendibili) hanno sempre più seguito… i tg come i giornali di partito non solo sono faziosi ma manipolano l opinione pubblica in modo da “dirigerla” come e dove vogliono … libri sui mass media che parlano di distorsione e manipolazione delle informazioni ormai si “buttano” … sarebbe cosa giusta se lei pubblicasse qui il suo intervento in forma integrale.
purtroppo non ho la registrazione. C’era un’altra domanda sulla reale pericolosità di questo servizio web. Mi sono limitato a dire che come qualunque spazio web i comportamenti sono determinati dagli utenti non tanto dalle feature del servizio stesso (anche se nel caso di ask.fm fino a pochi giorni fa non c’erano le funzioni di segnalazione di abusi)