Domenica scorsa il Corriere della Sera ha riportato la mia opinione sulla nuova abitudine che coinvolge gli utenti di Facebook. Si tratta dei gruppi aperti “Sei di (nome paese) se” che attraverso il gioco diventano collettori di memorie condivise (foto, aneddoti, eventi).
Un fenomeno che dovrebbe rendere finalmente evidente quanto sia fallace la distinzione tra reale e virtuale nei social network.
L’articolo online e su carta.
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