Oggi sono stato ospite di Tommaso Giartosio a Fahrenheit, mitica trasmissione culturale di Radio3, per riflettere sulla “fuga da Facebook” esortata da Jaron Lanier nel suo pamphlet “Dieci ragioni per cancellare subito i tuoi account social“.
Con me Nicola Zamperini, amico e autore di Manuale di disobbedienza digitale, che vi consiglio di leggere.
Lanier vede Facebook come una droga che dà assuefazione e uno strumento di persuasione occulta (in riferimento al suo modello di business basato sulla pubblicità). Ma la sua esortazione a cancellarsi in massa mi sembra un disperato grido nel deserto (oltre che un ottimo modo di autopromuoversi).
Per me la via più realisticamente praticabile è quella di imparare a utilizzarlo per trarne il maggiore beneficio possibile. Per farlo bisogna sforzarsi di comprendere le sintassi relazionali e il funzionamento degli algoritmi che lo regolano.
Scegliere e non farsi scegliere
Scegliere gli amici, scegliere le fonti, scegliere i contenuti che ci piacciono, bloccare e/o segnalare le attività offensive. E, all’occorrenza, far sentire la propria voce per indurre Zuckerberg ad essere più trasparente.
Cosa ne pensate? Buon ascolto.