Il CENSIS ha pubblicato il 15° Rapporto sulla comunicazione che può essere utile per avere un quadro delle abitudini di consumo mediale degli italiani e capirne le evoluzioni (qui l’analisi del precedente rapporto).
Il medium con la maggiore penetrazione rimane la TV, ma quella lineare al 89,9%, continua a calare del 2,3% rispetto all’anno precedente. Crescono gli spettatori via web tv e smart tv (30,1%) e quelli che guardano la televisione in mobilità (25,9%). Le piattaforme tv digitali (Netflix e simili) salgono al 17,9%, con punte del 29,1% tra i giovani under 30;
Flessione anche per la radio tradizionale (56,2%), compensata dall’ascolto via pc (17%) e smartphone (20,7%).
Crollano i lettori dei quotidiani cartacei dal 67% del 2007 al 37,4% di oggi, ma crescono di poco quelli delle versioni online (26,3%). Gli aggregatori di notizie sono consultati dal 46,1% degli italiani.
I connazionali che usano la rete passano dal 75,2% al 78,4%, con una differenza positiva del 3,2% rispetto allo scorso anno e del 33,1% dal 2007.
Gli italiani che si dichiarano utenti dei social network passano dal 67,3% al 72,5%.
L’app più usata resta WhatsApp che guadagna 1,8 punti in un anno (al 67,5%), ma ne perde 4 tra i giovani di età compresa tra i 14 e i 29 anni (all’81,6%).
Facebook continua a primeggiare tra i social network ma il suo utilizzo resta inchiodato al 56% della popolazione e cala di 9 punti tra gli adolescenti.
YouTube, invece, è la destinazione del 52% della popolazione (+2 punti), ma cala per la prima volta tra i giovani di circa 5 punti.
Tonfo annunciato per Google+ (-14) e flessione minore per Twitter (-1,3 nel complesso -2,5 tra i giovani) e LinkedIn (-1,1 in generale e -5 tra i giovani).
L’unico a crescere sensibilmente è Instagram che guadagna ben 5,7 punti percentuali e 6,6 punti nella fascia “young”.
Bene anche Telegram che guadagna circa 3 punti in entrambe le coorti, mentre Snapchat rimane stabile nella popolazione (5,7%) ma cresce di un punto tra i giovani (al 16%).
Sul versante e-commerce Amazon è usato dal 31% della popolazione (+4,4), mentre eBay pur mantenendo la sua utenza al 18%, continua a perdere i giovani (-2,7%).
Queste le percentuali CENSIS raccolte attraverso il metodo delle interviste. Se volete conoscere l’ampiezza dell’utenza dei vari social media in Italia, sintesi di diverse fonti in mio possesso, vi consiglio di tenere d’occhio la pagina dell’Osservatorio Social Media.