Vincos – il blog di Vincenzo Cosenza

Musica e NFT: un’opportunità per i musicisti

Il web ha inciso profondamente sul nostro modo di ascoltare la musica ed ha stravolto il lavoro e il business model della filiera discografica, nonché il rapporto tra artista e fan. Ma non è finita qui. Il movimento del Web3, basato sulle opportunità offerte dalla tecnologia blockchain, promette di sconvolgere ancora una volta il mondo della musica. Vediamo come.

L’assetto attuale dell’industria musicale presenta qualche problema per la maggioranza degli artisti:

Music NFT

Il web3 e le applicazioni basate sulla tecnologia blockchain possono dare nuove opportunità ai musicisti?
I primi esperimenti sono stati fatti già un anno fa ed hanno riguardato l’uso degli NFT. I Non Fungible Token applicati alla musica permettono di rendere unico un file audio e di dare una certificazione di proprietà a chi lo acquista, come accade con l’arte e i collectibles. Questa strada è stata seguita da volti noti e meno noti. Qualche esempio: Grimes ha venduto una collezione di clip video musicali per 6 milioni di dollari sul marketplace Nifty Gateway. Qualcosa di simile hanno fatto Calvin Harris, The Weeknd, Deadmau5, Steve Aoki. I Kings of Leon hanno associato al loro ultimo album tre NFT diversi: il primo dava diritto al vinile in edizione limitata, il secondo dava accesso alle prime file per i futuri concerti, il terzo a dei collezionabili esclusivi.

Solitamente un brano musicale NFT non incorpora diritti di proprietà sul pezzo. Chi lo acquista lo fa per finanziare il progetto o avere qualcosa del suo artista preferito, come si farebbe con una maglietta o con il plettro conquistato ad un concerto. È una forma di collezionismo e di vicinanza al proprio idolo, ma con qualche vantaggio in più. Già siamo abituati a comprare gli album digitali, ma in questo caso si ha anche una certificazione che può avere un mercato (il valore può crescere nel tempo e dunque permettere un guadagno successivo all’acquirente e al creatore).
Ci sono però dei casi nei quali l’artista decide di incorporare nello smart contract che governa l’NFT anche dei diritti di proprietà. Accade soprattutto per gli artisti meno noti. Ma in futuro potrebbe diventare una pratica comune.

Applicazioni musicali del Web3

Il panorama della musica NFT è già molto affollato, come si vede da questa mappa curata da Cooopahtroopa. Quasi ogni pezzo della filiera sta sperimentando la blockchain, dalla creazione alla distribuzione, passando per gli eventi, il merchandising e i fan club. Diamo un’occhiata ad alcuni dei servizi più interessanti.

La musica tokenizzata può essere un’opportunità per gli artisti emergenti? Io credo di sì. Almeno è un modo nuovo di sperimentare una relazione più diretta con gli ascoltatori. Certo, rimane la difficoltà di farsi conoscere, in assenza del supporto di un’etichetta discografica. Insomma, il marketing rimane fondamentale anche se sarà di nuovo tipo, più improntato a costruire relazioni genuine con la community.

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