Negli ultimi due anni, i modelli di intelligenza artificiale generativa hanno trasformato il modo in cui interagiamo con la tecnologia. Tuttavia, siamo solo all’inizio di una rivoluzione ancora più profonda. La prossima grande innovazione nel campo dell’IA sarà rappresentata dagli agenti autonomi, software non solo in grado di rispondere alle nostre domande, ma anche di eseguire una serie di compiti al nostro posto.
I primi esperimenti di agenti autonomi
Gli agenti autonomi sono una nuova generazione di strumenti di intelligenza artificiale generativa, basati su modelli linguistici di grandi dimensioni (quelli che sono alla base degli attuali chatbot conversazionali come ChatGPT, Gemini, Claude) che sono progettati per agire in modo autonomo, seguendo istruzioni fornite dagli utenti e completando compiti anche complessi.
Le prime sperimentazioni sono già iniziate da tempo (vedi BabyAGI e AutoGPT), ma solo ora le multinazionali stanno presentando dei sistemi di agenti affidabili e utili alle aziende.
Salesforce ha recentemente svelato Agentforce, una piattaforma che permette di creare agenti da integrare nel proprio workflow. Ad esempio, un chatbot vocale che risponde alle richieste dei clienti, recuperando informazioni in tempo reale da diverse fonti di dati anche esterne al patrimonio aziendale.
Microsoft, invece, ha inserito funzioni per la creazione di agenti dentro la sua piattaforma “Copilot Studio”. Nell’esempio mostrato, l’agente intercetta l’email di un prospect, la smista alla persona che dovrebbe rispondere, facendo un sunto della richiesta.
Sul fronte consumer, in attesa della proposta di OpenAI, Anthropic ha mostrato un’anteprima della funzione di Claude chiamata” autonomi possono fare con il suo nuovo strumento, “Computer Use”. Questo agente si distingue per la capacità di navigare autonomamente sul web e utilizzare il computer dell’utente per eseguire diverse attività.
Una panoramica completa delle attuali possibilità, in questo mio video. Buona visione!