Dai luoghi alle persone: i social network temporanei di prossimità

Conoscete Highlight, Glancee, Sonar, Banjo, Kismet, Grindr, Blendr? Sono alcuni degli strumenti definiti indifferentemente come “Ambient People Discovery”, “Social Discovery Platform” o “Proximity social network”. Si presentano come semplici applicazioni per smartphone dotati di GPS che una volta installate e attivate provvedono a mandarvi un messaggio per notificarvi la presenza di amici o sconosciuti che si trovano nei paraggi e con i quali avete interessi o connessioni comuni.

Facebook ci ha insegnato che i social network sono luoghi che possiamo plasmare scegliendo le persone con le quali ci piace rimanere in contatto (reti esplicite, tendenzialmente stabili). Ma presto o tardi potrebbe diventare più usuale costruire network elastici nei momenti in cui ne sentiamo il bisogno e sulla base di interessi comuni (reti implicite e temporanee).

Stiamo per entrare in un’era post Facebook oppure le funzioni di questi servizi verranno incorporate nei social network attualmente più popolari? Ho provato a rifletterne su “Che Futuro! Il lunario dell’innovazione” il nuovo magazine diretto da Riccardo Luna, sul quale scriverò una volta al mese insieme ad un gruppo variegato di menti brillanti.

geo social networks matrix

5 replies on “Dai luoghi alle persone: i social network temporanei di prossimità”
  1. says: Paolo

    Bell’articolo, semplice e chiaro. In attesa di scorprire quindi il nuovo magazine diretto da Luna, vi lascio con una idea di NETWORK TEMPORANEO + LUOGO: tutti gli “Interest Social Network” che si connettono tramite wifi o bluetooth agli altri utenti.

  2. says: Bugia_g

    esiste un nuovo social network, che unisce le caratteristiche dei social già esistenti alle esigenze e aspettative dei suoi utenti (possibilità di guadagno online)

Comments are closed.