Ero in pullman quando, su Twitter, ho appreso dell’improvvisa scomparsa di Franco Carlini. Non ci sono parole per descrivere il vuoto lasciato da questo grande pensatore visionario, che ho sempre associato, forse per una vaga somiglianza fisica, forse per il suo essere anti conformista e schivo, a Keith Richards.
Voglio solo testimoniare come il suo lavoro per l’inserto de Il Manifesto mi abbia fatto scoprire le meraviglie della Rete, quando in Italia nessuno ne parlava. Grazie Franco.