Forrester Research ha aggiornato i dati del suo tool che permette di ottenere una segmentazione degli utenti della rete sulla base di una “scala della partecipazione“.
Se guardiamo alla popolazione statunitense è evidente una riduzione consistente degli “inattivi” cioè di coloro che non si lasciano coinvolgere da tecnologie sociali (scesi dal 44% di maggio al 25% attuale). Gli “spectators” sono passati dal 48% al 69% mentre i “creators” sono cresciuti di poco, dal 18% al 21%.
Spostando l’attenzione al nostro paese salta all’occhio un incremento dei “creatori” che balzano dal 12% al 22% (nella fascia di età 18-24 anni, si tocca il 35%) e un decremento consistente degli “inattivi” che passano dal 57% al 41%. Contestualmente crescono anche gli “spettatori”, dal 40% al 53%, una parte dei quali potrebbero in futuro trasformare la loro curiosità in azione.
Se consideriamo una stima Nielsen di 24 milioni di italiani che hanno usato internet almeno una volta al mese, avremo un numero di “creatori” ossia di persone che dichiarano di fare un uso attivo dei servizi web, che si aggira nell’intorno di 5.280.000. Un dato sicuramente interessante che pone il nostro paese subito dopo Australia, Giappone, Cina e Corea del Sud (qui si raggiunge un picco di partecipazione attiva del 51% dei naviganti), soprattutto se considerato in ottica di tendenza ad un uso più consapevole dei media sociali.
visto l’incremento dei SN, non è strano che i joiners siano dati solo a 1%?
@Gianluca forse l’impatto non è stato così evidente in Italia (al tempo della ricerca). In US il gruppo dei joiners è effettivamente cresciuto di 1o punti.
Molto interessante il tuo post che, tra l’altro, mi ha dato modo di parlare ancora del libro ‘Groundswell’, scritto da due analisti della Forrester in cui viene anche presentato il ‘technographics profile’, ovvera la segmentazione degli utenti e della loro modalità di partecipazione in rete.
Sarebbe interessante, rivedere i dati relativi all’Italia, a seguito del boom di facebook.
Credo che bisognerà ancora lavorare molto sulle modalità di utilizzo della Rete da parte degli italiani, ma intanto questa crescita è senza dubbio un dato positivo.