La Internet Society (ISOC), storica organizzazione non profit fondata nel 1992 per studiare e promuovere policy e standard per una rete più aperta, ha condotto un’interessante esercizio teso ad immaginare l’evoluzione di Internet. Quattro i possibili scenari tratteggiati, che ci aiutano anche a riflettere sui comportamenti quotidiani da adottare per scongiurare le conseguenze più nefaste:
1. una rete decentrata e aperta basata su un ecosistema sano di operatori, che, grazie a basse barriere d’ingresso, permetterà l’emersione delle idee evolutive migliori e dunque maggiori benefici per gli utenti finali (video);
2. un futuro in cui gli operatori, incapaci di perseguire un obiettivo comune e guidati da interessi particolari, cercaranno di ottimizzare le proprie posizioni di controllo in specifici settori. Pur se in uno scenario frammentato si continuerà a beneficiare di standard tecnologici condivisi (video);
3. tante intranet locali gestite da pochi grandi player, che proveranno a soffocare i conflitti attraverso la negoziazione e non la competizione. In questo contesto i governi proveranno a regolamentare il più possibile la propria rete nazionale e i contenuti resteranno per lo più protetti da leggi sul copyright. Le alte barriere all’entrata renderanno l’innovazione lenta (video);
4. Una rete globale ma fatta di pochi player che impongono il proprio modello di fruizione dell’innovazione. I contenuti saranno sparsi all’interno di ogni network per cui l’utente sarà costretto a sottoscrivere più abbonamenti o ad usare più device e applicazioni per potere accedere ai molteplici servizi (video).
Quale secondo voi lo scenario più probabile?
Domanda impegnativa ma io nel medio periodo vedo probabile la 2, se vuoi si tratta del modello degli apps store: standard parziali che comunque non impediscono l’evoluzione.
A tendere sul lungo oggi sono incerto ma auspico meno oligopoli possibili.
Saranno gli oligopoli ad avere la meglio nel lungo periodo. I fruitori si faranno portatori di tutti i sistemi operativi e sgomiteranno tra loro per avere la meglio sulle quote di mercato. Decisamente la II° opzione.