Aziende italiane: solo il 32% usa i social media professionalmente

Un recente studio dello IULM (Master in Social Media Marketing) condotto su 720 aziende italiane, di varie dimensioni e diversi settori merceologici, rende evidente una situazione con la quale mi confronto professionalmente ogni giorno.
Solo il 32,5 % delle imprese nostrane utilizza qualche strumento partecipativo nelle attività di comunicazione (percentuale che sale al 57,9% nel caso di grandi realtà e scende al 10% tra le piccole). Nella maggior parte dei casi si tratta di Facebook (35,2%) o di LinkedIn (15,5%) e YouTube (14,1%). Solo l’8,8% usa Twitter e il 3,9% il blog.
Addirittura l’83 % non risulta aver implementato sul proprio sito ufficiale alcun banale link di condivisione con social network.

Per indagare sulla capacità di utilizzo degli strumenti, per ogni azienda è stato calcolato un indice di “SocialmediAbility” basato su tre dimensioni: periodo di utilizzo,cura nella gestione degli stessi, efficacia (utenti per canale, frequenza di aggiornamento da parte degli user, numero di contenuti prodotti dagli utenti).
Qui i risultati sono ancora più desolanti: su una scala da 1 a 10, l’indice medio totalizzato è di 0,79 (1,75 le grandi e 0,16 le piccole). Il settore più avanzato risulta essere quello bancario.

L’assenza di una strategia di social media marketing viene spiegata con la scarsa conoscenza sia delle opportunità strategiche offerte dal Web 2.0 (58%) che dell’utilizzo concreto degli strumenti (46%).

   
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Update: la presentazione della ricerca ora disponibile

11 replies on “Aziende italiane: solo il 32% usa i social media professionalmente”
  1. says: LeoSorge

    Il titolo mi sembra forte rispetto ai dati: il “professionalmente” usato nel titolo sottolinea in modo molto più forte di “qualche” usato nel primo neretto. A spanne sembrerebbe meglio togliere “professionalmente” dal titolo.

  2. Grazie Leo con “professionalmente” volevo sostituire il più lungo “per attività di comunicazione aziendale” non tanto alla quantità degli strumenti usati. E’ sicuramente un titolo che non rende giustizia ai risultati della ricerca che poi sono spiegati.

  3. says: Stefano

    Ho assistito alla presentazione dei dati. La ricerca deve essere decisamente migliorata su molti aspetti se vuole essere veramente rappresentativa. Essendo state scelte le aziende a campione spesso si sono viste slide che non rappresentavano effettivamente un dato reale. Ad esempio, nel settore bancario non erano state prese in considerazione ne Intesa ne Unicerdit. Si capisce che la slide che mi indica l’uso dei SN nel mondo bancario è poco rappresentativa vista l’assenza di player di questa importanza. Ne consegue che anche il titolo del post è compromesso 🙂

    1. says: andreaventuri

      Ciao stefano, non ho assistito alla presentazione nè ho preso visione dei dati, quindi il mio commento è parziale. Ma è così importante in un tessuto imprenditoriale caratterizzato da PMI saper cosa fanno Unicredit ed Impresa? E’ così fuorviante per l’attendibilità della ricerca? Grazie, ciao

      1. says: Stefano

        Ciao Andrea, la ricerca analizza tre segmenti: piccole, medie e grandi. Nello spaccato dei segmenti il sistema a campione va bene nelle piccole e medie ma non per le grandi. Imho 😉

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