La mia scoperta sulla (ri)composizione della popolazione di iscritti a Facebook in Italia ha catturato l’attenzione de La Repubblica, che ieri (lunedì 11 luglio) ha approfondito la faccenda con due pezzi equilibrati di Vera Schiavazzi e Michele Serra.
Per me, inutile nasconderlo, una bella soddisfazione soprattutto perchè a leggere Serra (in basso uno stralcio) si nota il segnale di una mutazione nel modo di raccontare la rete che fa ben sperare, come giustamente sottolinea Giovanni Boccia Artieri.
Ogni commento o illazione su quanto avviene in Rete lascia il tempo che trova […] Recenti esperienze sconsigliano di emettere giudizi, o anche solo di azzardare ipotesi. Come si è molto detto e molto scritto nelle ultime settimane, Internet e i social-network hanno avuto, nel mutamento profondo del clima politico-culturale del Paese, un ruolo determinante. E se nel diciottenne chiuso nella sua cameretta e perennemente assorbito dal suo computer si poteva sospettare l’asociale o l’autistico, si è poi scoperto che era lecito sospettare al contrario, l’agitatore sociale o l’organizzatore politico.