Dopo quasi due anni è stato presentato il IX° Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione.
L’istantanea è quella di un paese diviso in cui gli utenti Internet rappresentano il 53,1% (+6,1% rispetto al 2009) della popolazione. Questo dato però mostra un’ulteriore divisione generazionale e di istruzione: l’87,4% degli utenti ha un’età compresa tra 14-29 anni e il 72,2% ha un’istruzione elevata.
Aumentano considerevolmente gli italiani con una dieta mediale aperta ad Internet, che viene considerato il mezzo di comunicazione più credibile: dal 5,7% del 2006 al 17% del 2011. La fonte principale d’informazione rimane la tv: l’80,9% degli italiani guarda i TG (ma tra i giovani di 14-29 anni il dato scende al 69,2%), il 41,4% cita i motori di ricerca e il 26,8% Facebook (rispettivamente al 65,7% e 61,5% per i giovani)
I principali utilizzi della rete, almeno una volta nell’ultimo mese, sono: la consultazione di mappe (37,9%), l’ascolto della musica (26,5%), l’home banking (22,5%), gli acquisti (19,3%), la prenotazione di viaggi (18%), la visione di film (14,6%), la ricerca di lavoro (12,3)
Il 67,8% degli italiani conosce almeno un social network, quota che sale al 91,8% tra i giovani (14-29 anni), ma si attesta comunque al 31,8% tra gli over 65 anni. Si tratta complessivamente di 33,5 milioni di persone, in crescita rispetto ai 32,9 milioni del 2009.
Il più popolare è Facebook (noto al 65,3% della popolazione) insieme a YouTube (53%), seguono Messenger (41%), Skype (37,4%) e Twitter (21,3%). L’aver tenuto fuori altri social network come Badoo e Netlog purtroppo mi fa dubitare della conoscenza della rete da parte dei ricercatori.
Quelli più utilizzati sono YouTube (dal 54,5% degli italiani che accedono a Internet, l’86,5% dei giovani) e Facebook (dal 49%, l’88,1% dei giovani). Quest’ultimo viene utilizzato mediamente più di un ora al giorno, mentre Twitter mezz’ora al giorno.
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