Ieri il Corriere della Sera ha affrontato la questione dell’accesso dei minori a Facebook, sulla scia del divieto imposto da Obama alle sue figlie. Sul tema più che il parere della Rodotà, vi consiglio quello di Giovanni Boccia Artieri.
In coda un pezzo di Elvira Serra sulla nuova interfaccia dei profili detta Timeline o Diario, ospita una mia opinione. Come ho avuto modo di dire al suo lancio, si tratta di una innovazione di grande impatto, che come già avvenuto con l’introduzione del “News Feed” impone di riflettere sull’utilizzo che facciamo dei servizi di rete. Il News Feed portava alla luce le azione compiute e le mostrava ai nostri amici. Il Diario fa emergere tutto quello che abbiamo pubblicato sulla piattaforma. Per la prima volta un social network può essere fruito come flusso di notizie, ma anche come diario tanto che ognuno può curare il proprio profilo, la propria storia, aggiungendo o togliendo contenuti. Curare è un verbo che dovrebbe essere sempre di più associato al nostro modo di stare in rete.
prossimamente anche “i/le badanti” di timeline, per chi non riesce a curare come si deve la propria timeline 🙂