Si chiamano “Reactions” e sono la risposta di Zuckerberg a quanti reclamavano un pulsante “non mi piace”. Più intelligentemente Facebook ha pensato di testare, per ora solo in Irlanda e Spagna, una serie di sei emoji in grado di rappresentare diversi stati emotivi. Oltre al mi piace, l’amore, le risate, la felicità, lo stupore, la tristezza e la rabbia.
Non si tratta di una novità assoluta, visto che già nel 2012 era presente nel social network Path, ma se il test verrà ritenuto soddisfacente l’impatto sarà notevole.
Probabilmente la possibilità di usare emoji con un click, comodo soprattutto in mobilità, farà diminuire i commenti ai post e, di conseguenza, i segnali espliciti lasciati dagli utenti aumenteranno.
Per le aziende e per Facebook significherà poter attingere ad un più ricco database di reazioni delle persone a differenti contenuti offerti.
Ancora da capire se e come l’algoritmo di distribuzione dei contenuti nel News Feed verrà influenzato dalle diverse reazioni. Privilegerà i post con reazioni positive a scapito di quelle negative?
Update 24/2/2016: ufficiale rilascio delle reactions anche in Italia, ma ne è stata cancellata una “YAY” che, nei test, è risultata la meno usata