Facebook ha introdotto una novità di rilievo nel funzionamento dell’algoritmo che regola i contenuti che vediamo. In sintesi verrà attribuito un peso maggiore ai contenuti prodotti da amici e familiari, rispetto a quelle delle pagine aziendali.
La mossa, legittima e prevedibile, risponde a due esigenze. La prima è quella di riconquistare i giovanissimi, che come dimostra la crescita di Snapchat, vogliono servizi in grado di aggiornarli continuamente sulle vite dei propri amici. La seconda è mandare un messaggio alle aziende, in primis agli editori e alle media company: il traffico ricevuto gratuitamente da Facebook, d’ora in avanti, si potrà ottenere solo con adeguati investimenti pubblicitari. Quindi nell’immediato le pagine ufficiali delle aziende subiranno un calo della reach organica.
Ma non è detto che un contenuto di un amico vincerà sempre rispetto a quello della pagina, perché i fattori che contribuiscono al suo punteggio finale (quello che determina l’ordine delle notizie che vediamo) sono vari e i loro pesi sconosciuti.
Inoltre questo punteggio indica la rilevanza di un certo contenuto per l’utente Tizio, ma sarà diverso quando calcolato rispetto a Caio (come spiegato in questo video).
I fattori principali dell’algoritmo Di Facebook
– La fonte: la vicinanza o affinità con chi pubblica, come detto, assume un peso importante. Quindi i post di amici e familiari hanno più chance di essere distribuiti, a parità di altre condizioni;
– Il tipo e la qualità del contenuto: il peso dei formati varia in ragione del nostro comportamento passato (cioè se abbiamo interagito più con una certa tipologia anziché un altra) e delle strategie di Facebook. In passato le foto erano privilegiate, oggi sembra che lo siano i video. Importante è anche la qualità del contenuto, che viene desunta da diversi segnali;
– Il tempo: in linea di principio ricevono un trattamento di favore i contenuti recenti e quelli che cavalcano una notizia fresca (e un argomento che compare tra i Trend). Ma è anche importante individuare il tempo giusto di pubblicazione: va ricordato che il calcolo del ranking è fatto continuamente, sulla base dei contenuti in competizione in un certo momento. Per cui se si pubblica quando tutti pubblicano, la competizione per il contenuto più rilevante sarà agguerrita;
– L’impatto: il contenuto che riceve più segnali di interesse ossia interazioni (reazioni, visualizzazioni, click) rispetto ad altri è avvantaggiato nella distribuzione. Viene però anche considerato l’impatto che ha avuto sulla mia rete di amici, non solo in assoluto.
Per non lasciarsi soggiogare dalle scelte dell’algoritmo è consigliabile istruirlo, usando alcune funzioni della piattaforma. È possibile nascondere le notizie che non c’interessano (dal menu in alto a destra di ogni post), non seguire più una persona (pur rimanendo amici), indicare le persone i cui contenuti vogliamo vedere per primi (dal tasto “segui” sul profilo di un contatto).
Sarà sufficiente per rispondere all’esigenza di “cerchie più ristrette” fatta propria da Snapchat?
Staremo a vedere 🙂