Quali sono i social media, le app e i servizi web più usati dai giovani italiani? Il Censis ha provato a dare una risposta attraverso l’indagine campionaria annuale (pubblicata nel 13° Rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione). Si tratta di dati interessanti perché colmano un vuoto informativo delle singole piattaforme (tranne Facebook che è più trasparente e i cui dati raccolgo nella pagina dell’Osservatorio Social Media), ma bisogna tener presente che riflettono le dichiarazioni di utilizzo mensile degli intervistati e non il reale utilizzo.
Facebook e Whatsapp sono i servizi preferiti e costituiscono l’accoppiata vincente della comunicazione in pubblico e in privato, sia per i giovani (entrambi all’89% di utilizzo) che per l’intera popolazione.
Grande salto ha fatto registrare YouTube, che è passato da una penetrazione del 38,7% del 2013 al 46,8%, ma con una spiccata preferenza da parte dei giovani (73,9%).
Anche Instagram ha fatto un balzo, passando dal 4,3% di utenti del 2013 al 16,8% del 2016 (con il 39,6% di giovani).
Sorprende la persistenza di Google+ tra i minori di 29 anni ed emerge la forza di Amazon, che viene usato dal 39% dei giovani intervistati, seguito da eBay. Ancora allo stadio iniziale app come Telegram, Viber e Snapchat.
Il rapporto evidenzia anche un divario profondo tra i consumi mediatici giovanili e quelli degli over 65. L’89,3% dei giovani dice di usare Facebook, contro il 16,3% degli anziani. Su YouTube il divario va dal 73,9% all’11,2% e su Twitter si passa dal 24% all’1,7% degli over 65.
Il dato su G+ toglie un po’ di credibilità alla ricerca :/
Sarebbe interessante avere una statistica riguardante l’utilizzo delle varie app per realizzare video live, visto che il live streaming è il trend del momento.