Oggi chi vuole fare pubblicità su Facebook può scegliere tra due strumenti diversi: Ads Manager, più semplice e meno versatile, oppure Power Editor, più potente ma anche complesso. Nei prossimi giorni accendendo ad uno dei due si vedrà la versione di un tool di advertising unico, chiamato Ads Manager.
La versione rinnovata di Ads Manager dovrebbe contenere il meglio dei due mondi preesistenti ossia semplicità e ricche funzioni di advertising.
Il flusso di creazione dell’inserzione
Nella creazione di un’inserzione gli utenti del Power Editor potevano scegliere l’ordine di creazione della campagna, degli ad set e degli ad element, mentre chi usata il vecchio Ads Manager era obbligato a seguire un percorso guidato. Con il nuovo strumento ci sarà un pulsante (in alto a destra) per selezionare, in qualsiasi momento, il tipo di flusso che si vuole seguire, libero o guidato.
Lavorare con le bozze
Le bozze automatiche sono un’altra novità presa a prestito dal Power Editor. Durante la creazione della campagna, degli ad set e degli ad, il software provvederà a conservare una copia del lavoro svolto come bozza. In questo modo sarà possibile interrompere e riprendere il lavoro quando si vorrà. E’ previsto anche un tasto “salva come bozza” per un salvataggio manuale.
Nel caso in cui le modifiche fatte non siano state salvate, una notifica del sistema avvertirà della necessità di una revisione e pubblicazione.
Unica fonte per il reporting
Il nuovo Ads Manager oltre ad offrire un unico punto per la creazione di campagne, ad set e ad, diventerà anche l’unico luogo in cui ritrovare tutti i report relativi alle pubblicità effettuate. In passato a volte le statistiche di una campagna in Ads Manager non coincidevano con quelle mostrate nel Power Editor. Il nuovo strumento conterrà lo storico, i grafici delle performance, i breakdown per analizzare diverse dimensioni (età, sesso, luoghi, piattaforme, ecc…), la possibilità di esportare i dati e di personalizzare le colonne.
In definitiva si tratta di una semplificazione utile, che dovrebbe stimolare le aziende a spendere di più in pubblicità, riuscendo a controllare meglio i risultati.
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