I social media ormai sono entrati in una fase di maturità che necessita un’analisi attenta della tipologia di utilizzo che ne fanno le diverse generazioni. Per questo è interessante la survey condotta da GlobalWebIndex su circa 114.000 utenti della rete di età compresa tra 16 e 64 anni.
I latino americani sono quelli che dichiarano di trascorrere più tempo sui social media (3 ore e 27 minuti al giorno), seguiti dagli asiatici (3 ore). Mentre gli europei si fermano a 1 ora e 50 minuti;
In aumento dell’18% il tempo trascorso online dalla generazione Z (i nati dal 1997 al 2010), mentre per gli altri è stabile;
I Millenials (nati tra gli anni 80 e 90) e la Generazione Z sono le coorti che hanno più account social, circa 10;
La Gen Z usa soprattutto YouTube e Instagram. Ma YouTube e Facebook si confermano come media generalisti, usati da tutti (con percentuali superiori al 70%).
L’uso di WhatsApp e Instagram è in forte crescita soprattutto tra i baby boomers (i nati tra il ’45 e il ’64). In questa analisi mancano le interviste ai cinesi, che prediligono altri servizi.
Rispetto al passato i social vengono usati in misura minore per rimanere in contatto con gli amici e molto di più per lavoro, per seguire personaggi famosi, per scoprire prodotti da acquistare.
Intervistati sul ruolo dei social media nel “purchase journey”, i più giovani dicono di usarli per interagire con i brand e per cercare prodotti/servizi (sopra il 60%). Per quest’ultima funzione i ragazzi della Gen Z dichiarano di preferirli ai motori di ricerca.
In particolare il 18% di essi dice di scoprire brand e prodotti grazie agli influencer.
Sono dati che confermano la tendenza ad una trasformazione della funzione di tali servizi che, nati come luoghi di svago e semplici vetrine, diventeranno presto dei negozi a tutti gli effetti.