In un articolo precedente vi avevo fatto scoprire HeyGen, un software di intelligenza artificiale generativa pensato per velocizzare la produzione di video-presentazioni con avatar digitali realistici. La strabiliante funzione che avevamo visto era quella che permetteva di caricare, ad esempio, un video in italiano ed ottenerne una versione in un’altra lingua, con un labiale perfettamente sincronizzato.
Dopo quell’esperimento, l’azienda mi ha attivato una funzione sperimentale ancora più incredibile. Si chiama Instant Avatar e permette di creare un proprio avatar/clone da utilizzare come corpo digitale al quale mettere in bocca, successivamente, le parole che si vogliono.
Basta registrare un video di due minuti nel quale si parla naturalmente di qualsiasi argomento e caricarlo per l’elaborazione. Poi lo si potrà utilizzare come simulacro accoppiandogli un nuovo audio (che dovremmo soltanto leggere, senza filmarci) o un testo scritto (in questo caso dovremmo procedere alla clonazione della nostra voce seguendo una specifica procedura).
Insomma, si aprono nuove frontiere per la moltiplicazione dei contenuti in altre lingue, alla portata di tutti. Su questo fronte Spotify ha fatto i primi esperimenti di podcast originali doppiati con l’intelligenza artificiale e YouTube ha iniziato una sperimentazione simile per consentire ad un creator di raggiungere audience di altri paesi, senza grande dispendio di energie.